DASPO: COS’È E QUANDO SI APPLICA

Il Daspo, ovvero il “Divieto di accesso alle manifestazioni sportive”, è un provvedimento che viene emesso dalle autorità competenti per prevenire comportamenti violenti o illegali all’interno di eventi sportivi. Il Daspo può essere imposto a un individuo per un periodo di tempo determinato, che varia da 2 a 5 anni, e vieta la persona di assistere a qualsiasi manifestazione sportiva, sia nazionale che internazionale, che si svolga sul territorio italiano.

Il Daspo può essere applicato per diversi comportamenti, tra cui aggressioni, lesioni, lancio di oggetti pericolosi, l’utilizzo di materiale esplosivo o incendiario, o il possesso di armi all’interno dello stadio. È importante notare che il Daspo non è solo limitato ai tifosi, ma può essere applicato anche a giocatori, dirigenti e altre persone che hanno un ruolo nell’evento sportivo.

Il Daspo viene emesso dalla questura locale, sulla base della relazione presentata dalla polizia che ha partecipato all’evento sportivo e che ha identificato la persona responsabile di un comportamento violento o illecito. Una volta che il Daspo è stato emesso, la persona ha la possibilità di presentare ricorso al prefetto o al tribunale ordinario.

In definitiva, il Daspo è uno strumento importante per garantire la sicurezza e la pace all’interno degli eventi sportivi. Tuttavia, deve essere applicato in modo equo e giusto, basato su prove concrete e su una valutazione obiettiva della situazione. Il rispetto delle regole e della legge all’interno degli stadi è importante per garantire un ambiente sicuro e piacevole per tutti i tifosi, giocatori e persone coinvolte nell’evento sportivo.

A presto
MN

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